Pittura e videonarrazioni di Lorenzo Moreni e Angelo Valli
09 giugno 2018 – 23 giugno 2018 CHIARI (Brescia
L’evento artistico “Percepire l’Oltre” nasce dal desiderio da parte dei due autori di integrare, dare senso, a nuovi modi di cogliere e intendere il processo creativo, con i suoi diversi esiti, sotteso alle pratiche quotidiane sviluppate da ciascuno in diversi ambiti. Le esperienze personalimaturate da Valli e Moreni nell’ambito clinico e con i gruppi in formazione, trovano una comune matrice di confronto/condivisione nell’area culturale-estetica là dove le loro sensibilità individuali sono orientate a ricercare mezzi di espressione adatti a creare progressive elaborazioni e sintesi non solo verbali/cognitive ma anche visive, sonore, tattili, uditive: Valli ha da sempre una propensione a “impastarsi” e/o a “diluirsi” nella pittura per raggiungere/proporre concentrati e/o campi astratti di colore materia, come paesaggi interni di costellazioni emotive/percettive ed esperienziali disposti/offerti allo scambio con l’altro; Moreni dà voce e parola ai silenzi e rende la tessitura emotiva profonda dei vissuti personali attraverso filmati che “captano”, mediano, accennano finemente a necessità universali e primarie di “riconnessioni” interne forgiate nei processi di riconoscimento.
Laboratorio di Educazione alla Genitorialità. Progetto promosso dal Ministero dell’ Istruzione, dell’ Università e della Ricerca realizzato all’interno dell’Istituto Istruzione Superiore Statale “L.Cerebotan
8 aprile 2018 – 30 maggio 2018 LONATO (Brescia)
Si è solito pensare ai soggetti problematici come a coloro che nel corso della vita hanno vissuto esperienze traumatiche, cresciuti in famiglie patologiche, disattente o poco affettive, privati di attenzione e inseriti in un contesto sociale ostile. Non vi è dubbio che un ambiente tranquillo e stimolante, rispettoso e capace di riconoscere l’appartenenza familiare, culturale, religiosa di un soggetto rafforza l’autostima, l’identità individuale e predispone, in linea di massima, lo/la studente all’apprendimento. Tuttavia è limitante leggere il disagio, la scarsa predisposizione all’apprendimento, alcuni comportamenti devianti solo come privazione o trauma. L’attenzione che, come adulti, (genitori, educatori, insegnanti) dovremmo porre è alla modalità con cui educhiamo all’ascolto e alla relazione, elementi, questi ultimi, centrali nell’educazione e nei processi di apprendimento. La difficoltà ad ascoltare l’altro/a e la fatica nel porre attenzione a qualcosa che sta al di fuori di sé, (per esempio ad alcune discipline scolastiche) molto spesso, nasce dall’ascolto che il soggetto rivolge a sé: Il nodo centrale è come trasmettere questo principio. Il percorso formativo che ha coinvolto 45 genitori dell’Istituto ha sviluppato il lavoro in forma attiva e laboratoriale. Ha approfondito alcune tematiche relative all’adolescenza e a come favorire la relazione tra genitori e figli. La formazione ha voluto coinvolgere i partecipanti attivamente nell’ascolto di sé e degli altri dentro un processo di ricerca e di confronto attorno al tema del benessere individuale e di gruppo in relazione all'adolescenza. Alcune tematiche: La trasformazione dei ruoli educativi tra tradizione e modernità. Ruoli e modelli familiari. Narrazione tra relazione ed identità. Entrare in relazione con l’adolescente.
27 aprile 2018 – 11 maggio 2018 QUINZANO (Brescia)
Il mio contributo si inserisce all’interno di un percorso formativo più ampio ed è rivolto a operatori e operatrici che si occupano di accogliere giovani provenienti da altre parti del mondo. Attraverso la visione di alcuni filmati relativi a laboratori narrativi, da me condotti all’interno della scuola, ho mostrato come sia possibile la convivenza tra diverse forme di appartenenza. Inoltre ho fatto sperimentare direttamente al personale educativo lo strumento del genogramma, utile, se ben utilizzato, di comprendere, quindi accogliere le storie delle persone che vengono loro affidate.
La serata organizzata dalla Commissione Pari opportunità del Comune di Bedizzole affronta un tema alquanto attuale: la violenza di genere, la violenza dei maschi nei confronti della donna. Quel che manca, io credo, è una forte riflessione al maschile. La violenza sulle donne riguarda colui che la commette o tutto il genere maschile? L'introduzione della Dott.ssa Sodati e la proiezione del film documentario “LA VIOLENTA FRAGILITA' DEI MASCHI” (maschi di diverse generazioni si raccontano) di Lorenzo Moreni e Maria Grazia Soldati inizia da questa domanda di fondo.
Educazione e cura con le storie di vita
Franco Angeli Milano 2000
Ho sempre provato sentimenti contrastanti nell’ascolto delle storie delle persone, alcune mi affascinavano, altre mi sollecitavano il sonno, altre mi infastidivano. Raramente le mettevo in relazione a me. Ascoltare le parole dei miei interlocutori e concentrarmi sui sentimenti, immagini, fantasie, desideri che queste evocano è stata per me un’occasione di ricerca e di comprensione di pezzi della mia vita.
Il saggio di cui sono autore mi ha offerto l’occasione di rendere visibile quanto, intuitivamente, avevo fatto per anni: ricercare attraverso la relazione e la scrittura quella conoscenza capace di coniugare la storia personale, l’incontro tra storie diverse ed il rapporto che ognuno di noi conserva con essa.
Lo specchio del racconto
Quando la scrittura a due diventa cura
Unicopli Milano 2003
La storia contenuta in questo libro rappresenta lo specchio del rapporto tra un educatore e un utente dipendente da alcool ed eroina alla ricerca di un’emancipazione relazionale. Attraverso la relazione educativa e la scrittura, l’utente è sollecitato a percorrere un viaggio alla ricerca di sé, ad esplorare spazi, a dare loro forma e profondità, a lasciarsi interrogare, ad interagire, ricercando in sé le esperienze da comunicare. Così facendo ri-costruisce quella misura personale ( il rapporto con la propria storia) senza la quale la relazione con le persone diverrebbe perdita, omologazione o pura contrapposizione.
Lasciarsi Toccare
Tra villaggi, mussem e città del sud del Marocco
QuiEdit Verona 2012
E' un libro di viaggio. Cinque persone accompagnate da un mediatore culturale sperimentano l’impatto con un mondo diverso dal proprio. La disponibilità a lasciarsi condurre, ad ascoltare e scrivere cosa in loro accade, a togliere gli occhiali con cui solitamente leggono il mondo per indossarne di nuovi ha fatto di questo viaggio un’esperienza molto particolare.