
Angelo Valli
Psicoterapeuta, Artista Astrattista
“Conosco e collaboro con Lorenzo da diversi anni. Quel che apprezzo di lui, sin dai primi progetti condivisi, è la sensibilità e l’attenzione che pone nel “dare parola a chi non ce l’ha”, la capacità di valorizzare appartenenze e differenze, di individuare nei racconti delle storie di vita delle persone le emozioni e le risorse individuali. Più che ai problemi egli fa leva sugli apprendimenti ricevuti, anche dalle esperienze più dolorose. Nel 2018 abbiamo realizzato, io con opere pittoriche e Lorenzo con videonarrazioni di forte impatto emotivo, una mostra d’arte (“Percepire l’oltre”) presso il Museo della Città di Chiari. Proprio in questo “percepire l’oltre”: oltre gli stereotipi, oltre i pregiudizi, oltre la superficie delle cose, riconosco l’originalità di Lorenzo Moreni e il motivo fondante del nostro sodalizio artistico e professionale”.

Renato Li Vigni
fra i fondatori della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari
“Ho conosciuto Lorenzo Moreni tanti anni fa ad Anghiari quando organizzavo i corsi e i seminari della Libera Università dell’Autobiografia.
A quel tempo le attività della Libera si tenevano tutte nel Castello di Sorci ed è là che Lorenzo tenne il suo primo seminario dal titolo “La scrittura a due nella relazione terapeutica e d’aiuto”.
Ci presentarono ed ebbi subito l’impressione di una persona che guardandomi riusciva anche a vedermi e dalla sua mano che stringeva la mia correva una trasmissione di energia positiva adeguata al compito che gli era destinato quale educatore nei settori più diversi del disagio psichico.
Nella preparazione dell’aula, già da me in parte predisposta, lo vidi particolarmente attento ad alcuni dettagli che per sua consolidata esperienza richiedevano una particolare cura.
Nelle giornate seguenti ebbi anche modo di notare il clima instauratosi fra i partecipanti al seminario. Una calma concentrazione gli si leggeva anche nelle pause caffè come se fino a quel momento fossero stati impegnati in un convivio dove ognuno di loro ci fosse arrivato sì per qualcosa di importante ma portandosi dentro qualcosa – la propria storia – a condividere con gli altri. E in effetti deve essere stato proprio così.
Da lui ebbi per la prima volta un chiaro esempio di quel che vuol dire esattamente la parola ‘inclusione’ quando prossimi a concludere il seminario volle che ci fossi anch’io tra di loro perché come Lorenzo ebbe poi a dirci enunciando un forte e magnifico principio:
Bisogna sempre tener conto del tutto quale unità.
Cosa è dentro ciò è fuori.
Non sappiamo bene perché…ma è così.
Per alcuni anni non ho avuto più occasione di incontrarlo e quando l’ho rivisto il suo campo di attività comprendeva anche la realizzazione di corti cinematografici dove si raccontavano storie di vita: alcune erano veramente al limite e talmente dure estreme difficili che le diresti ‘vite che non sono la tua’. Questo per me vuol dire ‘Inclusione’”.

Francine Rosenbaum
Logopedista, Etnoclinica
“Mi piace il modo in cui Lorenzo suscita nei gruppi coinvolti in percorsi di conoscenza il desiderio di narrare, con la certezza di essere ascoltati e accolti con calore e amicizia. Apre generosamente spazi e occasioni di interscambio fra le persone di origini e lingue diverse per condividere esperienze passate e progetti di vita in un mondo di riconoscimento e di rispetto reciproco. Oltre all’ascolto, alla parola, ai percorsi musicali, di scrittura e di video-narrazioni ci offre una squisita ospitalità nella sua casa aperta al mondo”.

Mariarosa Buzzetti
Commerciante
“Ho conosciuto Lorenzo durante un progetto organizzato dall’ASST Franciacorta. Mi è stata proposta una videointervista con lui su un argomento difficile da affrontare: il Cancro. La prima cosa che mi ha colpito di lui è stata la voce, non so se la definizione calza, ma mi è sembrata la cornice perfetta per la sua professione e professionalità. Aver dato la mia disponibilità, collaborando attivamente e senza censure è stata un’occasione speciale perché, parallelamente, ho trovato anche un amico”.

Attilio Fornoni
Pensionato
“Ho conosciuto Lorenzo in un’occasione molto particolare, una videointervista rispetto alla mia condizione di uomo malato di SLA. Lui mi ha prestato la voce e ne è uscito un filmato, ma ora mi rivolgo direttamente a lui.
Buongiorno e buona domenica Lorenzo, ringrazio il cielo di avermi dato la possibilità di conoscerti, tu con le tue domande sei riuscito a esternare i miei sentimenti i miei pensieri, dove nessuno mai ci sarebbe arrivato!!”.

Alessandra Ramera
Infermiera
“Ho conosciuto Lorenzo tre anni fa nonostante, in passato avessimo lavorato per la stessa Azienda. Abbiamo condiviso progetti ambiziosi e, da subito è nata una sintonia: un rapporto di stima e fiducia. Lorenzo è creativo, sa ascoltare, ama ciò che fa e coltiva varie passioni. Ascolto sempre con interesse le sue esperienze vissute. Con la sua moto, si mette in viaggio alla scoperta di nuovi paesi e culture. È libero ed accoglie la sfida del “nuovo” senza nessun preconcetto. Ad Maiora Lorenzo! Alessandra”.

Bernardetta Tonolini
Educatrice che scrive poesie
“Se cerchi accoglienza e schiettezza, è la persona giusta alla quale rivolgersi.
Lorenzo sa accompagnare nella narrazione e nella scrittura autobiografica con competenza e sensibilità.
Ti incoraggia, se lo desideri, ad aprire porte oltre le quali da solo/a non hai il coraggio di sbirciare. Ti guida nello scandagliare tra i tuoi ricordi per imparare a maneggiare le emozioni, il dolore, il lutto, i fallimenti, le aspettative, i desideri, l’impossibile.
Quando Lorenzo ti porge la mano ti apre la porta del: “ti dò una mano … ci sono se vuoi””.
Giulia Frati
Illustratrice
“Ho conosciuto Lorenzo durante i miei anni da studentessa all’istituto superiore statale M. Fortuny di Brescia, partecipavo a un laboratorio narrativo (RI-CONOSCERE) che si svolgeva all’interno della scuola. Di lui, da subito, mi ha colpito la semplicità, la gentilezza e la capacità di ascolto, cosa rara, soprattutto nei confronti di noi adolescenti spesso complicati. Riusciva a mettersi nei nostri panni e ci faceva sentire bene. Con gli anni non ci siamo persi di vista. È un uomo entusiasta che mette il 100% di sé nelle cose che fa, ci mette passione senza mai essere banale e scontato, di lui hai piena fiducia, non importa se lo conosci da 10 minuti o da anni di lui ti puoi sempre fidare”.

Gabriel Maria Sala
Antropologo, Psicanalista
“Ho conosciuto Lorenzo trent’anni fa, durante una formazione rivolta a operatori che lavoravano in contesti di aiuto alla persona. Il motivo della sua presenza era legato al dolore che provava per la malattia di suo padre. Col tempo, quel che era partito come domanda personale, si è trasformato, anche, in un’occasione costruttiva di ordine professionale. Ho visto in lui un modo psicanalitico di lavorare con le storie di vita delle persone che incontrava. L’altro aspetto sorprendente è che il suo lavoro non si fermava nell’espletamento di un percorso clinico, ma continuava attraverso la costruzione di un oggetto da rilanciare: un racconto scritto, molto spesso costruito nell’interazione con il paziente, un filmato. Una sorta di ascolto che permetteva di costruire un oggetto con cui i suoi pazienti potevano misurarsi e rispecchiarsi. Il nostro stesso incontro, a distanza di tanti anni, si è trasformato in un racconto. L’altro elemento interessante è il modo in cui adopera la telecamera, la capacità di fare sintesi valorizzando la sostanza. Dalla neutralità delle immagini sa scomporre, costruire e restituire prodotti attraverso cui osservarsi. In questo suo modo di procedere io ho visto una metodologia originale, una didattica interessante e più di una volta l’ho invitato in Università a raccontare ai miei studenti il suo modo di lavorare. Nei suoi laboratori narrativi la storia individuale diviene mezzo di rilancio verso il gruppo e, ponendo l’attenzione sull’effetto evocativo, diviene occasione per costruire nuovi racconti, storie e filmati. Potrei definire il suo modo di procedere una costruzione attiva per l’apprendimento. Lui si è inventato un modo di lavorare nuovo ed essere stato suo maestro, come lui mi definisce, mi inorgoglisce”.

Gianfranco Tripodi
Avvocato
“Lorenzo ha raccontato la mia storia, la storia della mia famiglia, l’amore tra me ed il mio cane.
Dire “racconta” è però riduttivo.
Perché, in realtà, lui sa farti arrivare là dove il tuo Io più profondo custodisce le emozioni, i bisogni e le speranze più vere. Che poi, con lui, escono come lava da un vulcano che si sveglia dopo un lungo sonno.
Lorenzo ci arriva senza tante parole, senza tante domande, se non solamente quelle necessarie, ed utili, a farti fare il dialogo più importante: quello con te stesso.
E quando ti metterai davanti al video, ti ritroverai. Niente di più e niente di meno di ciò che desideravi: avrai un pezzo di te da poter sentire e vedere in quei momenti che ne sentirai il bisogno.
Lorenzo va all’essenza. Un po’ come gli scultori, che colgono già l‘opera in un pezzo di marmo: levano il superfluo e fanno emergere ciò che in quel marmo era racchiuso, custodito. A volte volutamente celato.
Ogni tanto rivedo ciò che Lorenzo ha realizzato: non è mai banale riguardare, perché si scoprono sfumature nuove. Ogni volta emerge un pezzo di me e delle mie emozioni.
Alla fine, a Lorenzo sarai grato.
Anche per qualche lacrima che quelle emozioni ti faranno sgorgare.
Un professionista, senza dubbio: che fa parlare la parte più vera di te”.