Ogni mia attività, individuale o di gruppo, si muove verso un’idea di fondo: contribuire alla costruzione di una Comunità delle differenze centrata sulla relazione, dove la dimensione dell’Io è in stretto collegamento con il Noi, dove al tempo viene restituita la naturale forma di passato, presente e futuro e al sogno l’ampia libertà di volare.

Quanto più una persona matura la consapevolezza della relazione che ha con gli eventi individuali, familiari, culturali, spirituali della propria storia di vita, tanto più l’accoglienza e l’ascolto di persone diverse da sé ne beneficerà.

Aiutare un soggetto a pensarsi e sostare, anche emotivamente, dinnanzi a parti della propria storia di vita, porre l’accento sull’insegnamento ricevuto da una particolare esperienza, anche se violenta o dolorosa, ricercare le passioni che costituiscono, per ognuno, i personali fattori protettivi, sono modalità per esaltare i guadagni ricevuti più che le mancanze subite, le risorse anziché le problematiche. Un accompagnamento che sottostà a una disciplina di conduzione sgombra da interpretazioni psicologiche, attenta a sollecitare l’apertura delle parole.